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Tipografia Tecnostampa

UNA PICCOLA AZIENDA, TECNOLOGICAMENTE AVANZATA, CHE OPERA NEL SETTORE DAL 1970

Una scelta di vita

Il racconto del fondatore di Tipografia Tecnostampa

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Era il 1957, frequentavo la prima media e, nell’andare e tornare da scuola, passavo davanti alla tipografia Mevio Washington di Sondrio. Mi fermavo sempre ad osservare, con crescente interesse, da una delle ampie finestre che davano sul laboratorio. All’inizio delle vacanze estive, andai a propormi per imparare e guadagnare qualcosa. Così fu anche per l’anno successivo e, alla fine del terzo anno, furono loro a venirmi a cercare.
Fui assunto in qualità di apprendista tipografo: l’inizio di una fortunata carriera.
Mi davo da fare con lena ed attenzione acquistando sempre più esperienza, fino alla padronanza del mestiere.

La prima macchina che mi venne affidata era una pedalina e, nel vero senso del termine, pedalavo, puntavo il foglio e così via… Fino al 1972, quando l’azienda acquistò la prima macchina offset, una Nebiolo Invicta 26 formato 46X64, ovviamente monocolore e, con mia grande gioia, fui mandato a Torino a fare un corso per imparare a stampare in offset. Allora si usavano le lastre Ozasol, quelle lucide…
Quanto lavoro, quanta pazienza!
Facevo le lastre, tagliavo la carta, stampavo, aiutavo alla legatura e al confezionamento e, cosa più importante, facevo anche i preventivi per i clienti.

I primi passi

Questa era la mia routine giornaliera, fino al 1977, quando mi accorsi che sapevo fare tutto e pensai: “Tanto vale che faccia da solo!”.

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Così nacque la Tipografia Tecnostampa a Castione Andevenno (SO). Un’Adast, una Stella, un torchio per le veline della fonderia Tipografica Cooperativa, FTC.
Le commesse crescevano e, così, nel 1980 comperai il nuovo capannone, dove ancora oggi lavoriamo qui a Montagna in Valtellina e acquistai una Kord 62. Nel 1987 arrivò la prima GTO. Dopo dieci anni arrivò la seconda GTO, era il 1997.
Intanto in azienda era entrato mio figlio Mauro, addetto alla stampa e… a tutto, come si usa nelle aziende familiari di queste dimensioni, insieme a Floriana, la sorella, a cui è stato affidata la parte

di amministrazione e il reparto di legatura; mentre mia moglie Rosanna si occupava dei timbri e del rapporto con i clienti.
Nel 1999 arriva “la piccolina”, la Quickmaster formato 34X46, duttile e generosa, che a dire il vero avevo inizialmente sottovalutato. Bicolore 34X46, messa in automatico delle lastre, stampa tutto.
Nel novembre 2001 abbiamo inaugurato la nuovissima PrintMaster 52X74 bicolore, la prima e l’unica macchina nel medio formato che con la piccola Quickmaster fanno della nostra tipografia l’azienda tecnicamente più avanzata della Valtellina.

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